L’IMPERATRICE TEODORA
La figura di Teodora (984-1056), moglie di Giustiniano e ultima regnante della dinastia
Macedone, è una delle più controverse della storia di Bisanzio.
È l’imperatore stesso a riconoscere a più riprese la sua proficua collaborazione nella gestione dello stato: sulla stessa linea, gli scrittori a lei favorevoli ne lodano l’intelligenza e l’abilità nelle responsabilità di governo, nonché i provvedimenti adottati a favore, soprattutto, delle classi più deboli. I detrattori, invece, riuscirono a deformarne la figura storica rimproverandole una giovinezza dissoluta e una condotta del tutto negativa sul trono di Bisanzio: primo fra tutti Procopio di Cesarea nella sua Storia Segreta.
Le fonti ufficiali mettono bene in evidenza le differenze caratteriali dei due imperatori:
mentre Giustiniano era affabile e mite con chiunque, non rifiutava a nessuno un’udienza, salvo poi ordinare lo sterminio di migliaia e migliaia di innocenti e la confisca di immensi patrimoni, Teodora aveva un temperamento forte, un senso di superiorità verso tutti e un atteggiamento altero che la rendeva inaccessibile.
Per certo, di lei si sa che, in occasione della rivolta di Nika scoppiata per le eccessive imposizioni fiscali e le gravi tensioni religiose, fu proprio Teodora ad infondere coraggio negli uomini, incitandoli a resistere fino alla fine nel palazzo assediato e salvando così la monarchia.